La Chiesa di San Sisinio |
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L'Organo del Reina Strumento raro e prezioso collocato nella Chiesa nel 1768, è opera di Antonio Reina di Como. Nel 1822 fu rimodernato dall’organaro Biroldi di Varese, nel 1919 un fulmine si abbattè sul prezioso organo rovinando parecchie canne. Durante il priorato di Don Carlo Grassi all’organo venne applicato il mantice manuale e fu messa a nuovo la pedaliera. Nel 1974 e nel 1998 fu oggetto di oculato restauro da parte del Mo. Livio Vanoni che usò soltanto i pezzi originali, ad eccezione del vecchio mantice che è stato sostituito con uno elettrico. |
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Come è abituale negli strumenti di costruzione italiana, la tastiera e la pedaliera sono ridotte ed hanno la prima ottava corta: incompleta, perché anticamente non si suonava in tutte le tonalità e si volevano evitare le canne alte, costose ed ingombranti. Sulle qualità musicali di questo prezioso strumento antico, il musicologo friburghese Leo Katriner così si è espresso su “Elenco degli Organi antichi del Cantone Ticino”: “Notevole è la trasparenza del suono rispetto agli organi più grandi. La chiarezza di dizione è eccezionale. Se in un grande organo risulta difficile la comprensione della singola nota, in questi strumenti ridotti vi è il pregio che all’ascoltatore non sfugge alcun particolare in quanto, magnificamente, si prestano ai passaggirapidi, agli abbellimenti, ai trilli, ecc. “ |
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Caratteristiche
(Disposizione fonica dell'Organo Reina) |
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Principale Basso 8' Soprano 8' Ottava (S. B.) 4' XV 2' XIX 1 1/3' XXII 1' XXVI e IX 2/3' e 1/2' |
Flauto traverso (S) 8' Viola Bassi 4' Flauto in ottava 4 (intiera) Cornetta Soprani tre file (2 2/3, 2, 1 3/5) Voce unana (S) 8' Contrabbassi 16'
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Ottava bassa del Manuale e del Pedale scavezza Manuale fino al fa sopra il rigo Pedale fino al sol diesis
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